naturopatia
La storia

Il termine “naturopatia” in inglese “naturopathy” fu coniato nel 1895 dallo statunitense John Scheel medico di  New York  e ha le sue radici nelle parole inglesi “nature” e “path” da cui deriva “nature’s path” cioè “sentiero della natura”.

La naturopatia moderna nasce nell’Ottocento e si manifesta soprattutto in Inghilterra e Germania per poi diffondersi oltre Oceano.  Si riconoscono, principalmente,  due medici fondatori: Friedrich Hoffmann (1660-1742) e Georg Ernst Stahl (1660-1734).

Ma è nel XIX secolo che la naturopatia viene esercitata in forma professionale in Europa soprattutto in Germania.

Ed è Benedict Lust (1864-1945),  allievo di Sebastian Kneipp (grande divulgatore dei benefici dell’idroterapia), che crea il termine “naturopata” e che fonda la prima scuola americana di naturopatia nel 1901. La sua filosofia si basa sull’utilizzo della naturopatia per migliorare la qualità della vita delle persone e lo fa attraverso l’uso delle forze naturali : acqua, aria, sole, terra, erbe, magnetismo, esercizio, riposo, dieta e modalità manuali quali massaggio, osteopatia, chiropratica.

Aperto a tutto ciò che può donare benessere all’uomo contribuisce a divulgare lo yoga in America dimostrando un grande interesse verso le discipline del lontano Oriente.

In quegli anni sono moltissimi i personaggi che si interessano alle cure naturali, ricordiamo :

Vincent Preissnitz (1799-1851) sottolinea l’importanza della vita all’aria aperta e dell’utilizzo di trattamenti idroterapici ai fini della guarigione. E’ predecessore di Sebastian Kneipp.

Padre Sebastian Kneipp (1821-1897) abate austriaco  profondamente convinto del potere curativo delle piante e dell’acqua elabora una teoria fondata su idroterapia, fitoterapia, terapia del movimento, terapia dell’alimentazione e stile di vita.

Sylvester Graham (1794-1851) statunitense  si interessa di pratiche alimentari e salutistiche in genere. Promuove il vegetarismo e l’utilizzo di cereali integrali.

Louis Kuhne (1835-1901) medico tedesco, sviluppa la “scienza dell’espressione facciale”,  un sistema di diagnosi fisionomica basata sul concetto che il disturbo si manifesta tramite la comparsa di modificazioni del corpo, specie del collo e del volto.

John Harvey Kellogs (1852-1943) medico statunitense, convinto che la principale causa delle malattie risieda nel consumo di carne,  dedica parte della sua vita allo studio su come risolvere il problema della stitichezza introducendo fibre a base di cereali nella dieta.

Arnold Rikli (1823-1906) medico svizzero, considerato uno dei precursori del naturismo,  fonda un  istituto di cure naturali. Il suo metodo si basa sull’importanza dei bagni di luce solare alternati a bagni di vapore.

Henry Lindlahr (1862-1924) medico-naturopata. Il suo metodo si basa su un ritorno alla natura : promuove la cucina vegetariana pur con trasgressioni, dà rilievo all’ambiente in cui si vive, all’abuso del tabacco e sottolinea l’importanza di tecniche di movimento e manipolative quali: osteopatia, chiropratica, massaggio, sport. Diviene il precursore della biorisonanza elettronica.

Ignaz Von Peczely (1826-1911) medico ungherese è fondatore dell’iridologia insieme allo svedese Nils Liljequist . A lui si deve la scoperta dell’importanza diagnostica delle alterazioni morfologiche dell’iride: patografia.

Nils Liljequist (1851-1936) pastore protestante svedese, scopre come la somministrazione di alcuni farmaci modifica il cromatismo dell’iride. A lui si deve la scoperta della rilevanza delle alterazioni cromatiche nella diagnosi iridologica: patocromia.

In Itali ricordiamo gli studiosi di iridologia quali: Luigi Costacurta (1921-1991), Siegfried Rizzi, Emilio Ratti, Sebastiano Magnano, Daniele Lo Rito.

Intorno al 1930,  con l’avvento di antibiotici e corticosteroidi ritenuti più efficaci e a causa di dissapori tra le varie scuole di medicina naturale, la naturopatia subisce un vero e proprio declino.  Ed è in questo panorama che il sostegno politico nei confronti della tecnologia medica rende sempre più popolare la medicina ufficiale.

Bisognerà attendere gli anni Settanta-Ottanta per assistere al ritorno della naturopatia,  grazie  anche all’apertura della conoscenza verso le più antiche tecniche di cura orientali.

Cos’è la Naturopatia

Come si evince da quanto detto la Naturopatia è un insieme di pratiche e insegnamenti volti al conseguimento di un benessere totale della persona attraverso un approccio del tutto naturale.

I suoi principi sono:

Primum non nocere: prima di tutto non far del male alle persone in nessun modo ma fornire  il sostegno più efficace con il minimo rischio.

Vis medicatrix naturae: promuovere l’auto-guarigione dell’organismo stimolando la forza vitale naturale.

Tolle causam: rimuovere le cause della malattia, piuttosto che sopprimere i sintomi.

Riassumendo,  la naturopatia pone l’attenzione alla singola persona e non solo alla sua malattia, si preoccupa di ottenere un riequilibrio energetico e di educare ad una alimentazione sana ed equilibrata attuando, nel contempo,  un processo di disintossicazione dell’organismo dalle tossine fisiche ed emotive. Il tutto avviene attraverso  indagini di tipo energetico e non clinico. Molto utilizzata è l’iridologia importante strumento del naturopata che gli fornisce informazioni sul terreno costituzionale della persona.

Perché avvicinarsi alla Naturopatia

Perché il naturopata aiuta la persona ad ascoltarsi. Ma cosa vuol dire in realtà?

Vuol dire che noi, oggi,  siamo il prodotto di come abbiamo vissuto fino a ieri, pertanto, se abbiamo avuto pensieri malsani, ci siamo alimentati in modo non corretto e abbiamo vissuto in ambienti inquinati  probabilmente oggi non godiamo di uno stato psico-fisico ottimale.

Ascoltarsi vuol dire, quindi, fare il punto della situazione con l’aiuto di un professionista che saprà indicarci il modo migliore per ripristinare un equilibrio perduto.

Poniamo , ad esempio, una persona che soffre di cefalea, considerata la seconda patologia disabilitante al mondo,

cosa si può fare da un punto di vista naturopatico?

Senza dubbio si può affiancare l’eventuale terapia farmacologica a uno stile di vita corretto che comprenda un regime alimentare adeguato che preveda l’esclusione di cibi che possono aumentare il disagio, attività fisica unita a una corretta respirazione, tecniche di rilassamento e di meditazione, rimedi floreali per la gestione delle emozioni.

In naturopatia si trattano con successo tantissimi disequilibri dovuti a: insonnia, stress, menopausa, cattiva digestione, disturbi intestinali, problemi alle vie urinarie ecc.

L’approccio è sempre di tipo olistico, si tiene conto della persona a 360°, e si attinge al patrimonio di conoscenze che la naturopatia ci mette a disposizione per elaborare un programma del tutto personalizzato.

Per citarne alcune:

Il repertorio dei  Fiori di Bach ci permette di esplorare il mondo delle emozioni con forza e delicatezza ottenendo risultati anche in persone con stati d’animo cristallizzati.

La fitoterapia, prima forma di medicina utilizzata dall’uomo, (pensiamo alla figura dello “speziale” nel Medioevo che potrebbe corrispondere oggi alla figura dell’erborista),  ci consente di utilizzare erbe e piante per la prevenzione e il trattamento di diversi disagi. Questo metodo del tutto naturale offre diversi benefici: si può associare, nella maggior parte dei casi, a una terapia farmacologica e presenta il grande vantaggio di alleggerire il lavoro del fegato, organo deputato allo smaltimento delle tossine.

I Sali tissutali del Dottor Schüssler secondo il quale il segreto della salute dell’uomo risiede nella giusta quantità di sostanze minerali che devono essere presenti nel nostro organismo.  Questi Sali, da lui individuati nel numero di 12, ci permettono di lavorare per mezzo di un principio biochimico e di favorire il ripristino delle normali funzioni cellulari. Vengono comunemente utilizzati per aiutare il sistema digestivo anche nei bambini, ripristinare l’equilibrio della pelle, nelle disfunzioni del sistema nervoso, per sostenere il sistema urinario ecc.

Nella visione olistica dell’approccio naturopatico, al fine di ottenere un benessere totale della persona, spesso si associano anche diverse tecniche energetiche: reflessologia plantare, chinesiologia, sedute di meditazione guidata, Reiki, massaggio sonoro con le campane tibetane ecc.

Perché la naturopatia come filosofia di vita?

Perché quando ci si reca per la prima volta da un/una naturopata generalmente si è “già  provato un po’ di tutto” e spesso si è demotivati e sfiduciati.

E’ proprio allora che spesso le persone riferiscono che intravedono una piccola lucina , un diverso modo di considerare le cose. Si apre uno spiraglio su un mondo nuovo dove si parla di equilibrio energetico, di benessere del corpo-mente.

Per tanti è l’inizio di una crescita personale che vede l’integrazione di se stessi in un sistema più ampio di rispettosa interconnessione con gli altri e con la Natura.

Spesso questo percorso ci porta a scegliere di diventare noi stessi naturopati, che è quello che è accaduto a me, con l’obiettivo di accompagnare altre persone sulla Via della Naturopatia verso il  conseguimento di un benessere fisico, mentale e sociale.

 

 

 

 

 

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